Le sordità si dividono in due grandi categorie: sordità trasmissive e sordità neurosensoriali .
Questo scenario complesso necessita di tappe diagnostiche differenziali, che vedono nel medico e nella sua capacità di interpretare i sintomi del paziente il principale regista. La fase successiva terapeutica deve necessariamente tenere conto, oltre che dei rapporti costo-beneficio, anche e soprattutto degli attori delle singole vicende che non sono solo il paziente e la sua patologia, ma anche il suo ambiente.
L’esperienza clinica è quindi fondamentale nella gestione delle sordità e la scelta del medico in tale campo dovrebbe tenere del massimo conto il suo passato curriculare ed il suo bagaglio culturale pregresso.